elogio alla lentezza
ciao a tutti! ah ma quando la finirò di correre? eppure sono giorni che desidero scrivere un post con questo titolo! credetemi io sono una persona sempre in anticipo, forse si potrebbe dire che sono ansiosa, figlia di genitori che andavano e vanno sempre di fretta (certo oggi rallentati molto ma sempre più di fretta di altri coetanei) ed è una cosa a volte davvero insopportabile. Nonostante questo mio vivere continuamente di corsa, la vita mi ha fatto un bellissimo dono: una figlia lenta. Pur essendo sempre in compagnia di una mamma frenetica non riesce ad andare di fretta. La sua fretta è comunque lenta. io l'ho spesso tartassata di 'sbrigati' 'dai' 'dai'. Un giorno però ho letto un post meraviglioso credo di 'una mammagreen' che spiegava che anche la sua primogenita era una bimba che trova sempre il tempo di avere tempo: tempo per guardare una farfalla, tempo per annusare l'aria fresca del mattino, tempo per guardare il magnifico riflesso del mondo in una pozzanghera. Questo post mi ha fatto capire molto sulla bellezza della lentezza, e mi ha fatto sentire in colpa per tutte le volte, che le ho fatto premura, interrompendo bruscamente i suoi altri impegni e la sua personale visione del mondo, molto più attenta, e complessa della mia. La lentezza infatti non è vuoto, ma è un pieno parallelo che non tutti vediamo e che non tutti possiamo apprezzare. Già bisogna avere un po' gli occhi dei bimbi, e oltre a ciò bisogna avere la voglia di scoprire tutto ma proprio tutto del mondo.
Quando, una vita fa, lavoravo per università a un certo punto mi ritrovai a collaborare per l'editing di un libro, con uno dei grafici più importanti di Palermo. Era l'epoca dei pc, per me, della tecnologia che mi fa fare tutto, che mi da potenzialità enormi. Un giorno, in attesa che si salvasse sulla pen drive il file, nel suo bellissimo studio, il grafico mi zittii dicendo: "a che serve tutta questa velocità? a me piace che il mio computer sia lento, la sua lentezza mi da il tempo di pensare." Rimasi muta. Aveva ragione.
oggi faccio un lavoro lento che mi fa felice e mi fa pensare. ma il vizio di andare di corsa purtroppo non l'ho perso.
per lorenzo
Quando, una vita fa, lavoravo per università a un certo punto mi ritrovai a collaborare per l'editing di un libro, con uno dei grafici più importanti di Palermo. Era l'epoca dei pc, per me, della tecnologia che mi fa fare tutto, che mi da potenzialità enormi. Un giorno, in attesa che si salvasse sulla pen drive il file, nel suo bellissimo studio, il grafico mi zittii dicendo: "a che serve tutta questa velocità? a me piace che il mio computer sia lento, la sua lentezza mi da il tempo di pensare." Rimasi muta. Aveva ragione.
oggi faccio un lavoro lento che mi fa felice e mi fa pensare. ma il vizio di andare di corsa purtroppo non l'ho perso.
per lorenzo
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